I simboli delle carte da gioco, tra cultura e curiosità
Da dove arrivano i denari, le coppe e perchè proprio quei simboli sulle carte? Tra miti, leggende e credenze popolari oggi faremo questo magnifico viaggio insieme tra la storia dei simboli delle carte da gioco.
Come nascono i semi delle carte italiane
Le carte di origine latina, hanno alla loro base come semi i bastoni, le spade, le coppe e i denari, che stanno ad indicare diverse categorie sociali in cui è divisa la popolazione. I bastoni rappresentano infatti i contadini e le spade i guerrieri, mentre le coppe stanno a simboleggiare il popolino e i denari i semplici commercianti.
Viaggiando per il mondo ci si rende conto di come qualche Paese utilizzi carte con semi totalmente diversi dai più comuni: le carte tedesche, per esempio, hanno come simboli ghiande, foglie e campanelli insieme ai cuori, mentre in Giappone circolano mazzi con cinque semi, tra i quali spiccano i vortici.
Tecnicamente, in origine non c’era alcuna volontà di associare ai mazzi di carte chissà quale significato, anche perché si parlava pur sempre di oggetti economici, facilmente reperibili e pensati perlopiù per un intrattenimento poco impegnato.
Le origini delle carte da gioco
Secondo alcuni studiosi del settore, i primi esemplari di carte di cui abbiamo testimonianza sono venuti fuori in Cina. Si pensa che, almeno in un primo periodo, nei giochi di carte gli strumenti utilizzati fossero anche la valuta, quindi la posta in gioco.
Ruolo fondamentale nella diffusione in occidente delle carte da gioco lo hanno sicuramente avuto anche le guerre: in particolare pare che durante le prime Crociate, i soldati cristiani avessero scoperto questo passatempo dalle popolazioni arabe, portandolo poi con loro al ritorno in Europa.
Miti e misteri che ancora oggi affascinano studiosi di ogni generazione che si interrogano su uno degli intrattenimenti più diffusi da quando esiste l’era moderna.
Attualità e informazioni, Storia del gioco d'azzardo