LE TRE PERDITE PIÙ CLAMOROSE DELLA STORIA DEL GIOCO
Le tre perdite più clamorose della storia del gioco. Come le vincite, sia in un casinò online sia in quello terrestre, non mancano anche le clamorose perdite che negli ultimi anni si sono registrate nel mondo del gioco. Dal 2000 in poi le giocate sono nettamente aumentate e, di conseguenza, sono passate alla storia tre clamorose perdite che hanno contraddistinto i casinò di tutto il mondo.
1 – Terrence Watanabe
Terrance Watanbe è il protagonista numero uno delle tre perdite più clamorose della storia del gioco. Un movimento che è passato alla storia. Dopo aver ereditato dal suo padre deceduto la società Oriental Trading di grande successo, Terrance iniziò a fare viaggi a Las Vegas con mete principali il Caesars Palace e Rio. Entro la fine del 2007 aveva scommesso in tutto 127 milioni di dollari e decise, al termine dell’anno, di porre fine a queste perdite. Una curiosità: le sue perdite avevano rappresentato più del 5% delle entrate del gioco d’azzardo di tutta Las Vegas nel 2007.
2 – Harry Kakavas
Harry Kakavas è il secondo protagonista delle tre perdite più clamorose della storia del gioco. Kakavas è stato un importante magnate immobiliare in Australia, accumulando oltre 60 milioni di dollari dopo oltre 25 anni di attività. Il duro lavoro di Harry è andato in fumo non appena ha scoperto il Crown Casino di Melbourne e non gli ci è voluto molto per rimanere agganciato sui tavoli. I rappresentanti del casinò erano sicuri di soddisfare ogni suo capriccio, offrendogli le suite e i servizi migliori mentre perdeva centinaia di migliaia di dollari. In quattordici mesi, tra il giugno 2005 e l’agosto 2006, ha fatto quasi 1,5 miliardi di dollari di scommesse sui tavoli del baccarat. Quanto ha perso? Ben 30 milioni di dollari. Harry provò una tesa battaglia legale contro il casinò, ma i tribunali australiani si pronunciarono a favore della struttura.
3 – Mark Johnston
Mark Johnston è il terzo protagonista delle tre perdite più clamorose della storia del gioco. L’uomo d’affari californiano ha finito per perdere 500.000 dollari in una sola notte al Downtown Grand di Las Vegas sui tavoli del blackjack. Johnston ha provato a fare causa dichiarando che il Grand non aveva il diritto di prestargli denaro nel suo stato di ubriachezza, citando una legge del Nevada che proibisce ai casinò di permettere ai clienti chiaramente ubriachi di giocare d’azzardo. Il caso è ancora pendente nel Tribunale per la Contea di Clark.