Psicologia del gioco d’azzardo

25 Agosto 2018 Pubblicato da Lascia il tuo commento

Analizzando la psicologia del gioco d'azzardo, in molti casi il gioco diventa pericoloso per tutte quelle persone che dopo un po’ non riescono a staccarsi e smettere di giocare.

Altri giocatori, invece, vedono il gioco d’azzardo come un passatempo divertente.

In questo articolo vi faremo capire come e perché il gioco diventa patologico.

GAMBLING VISTO DA PUNTI DI VISTA DIFFERENTI

Perché molte persone il gioco d’azzardo lo avvertono come una cosa negativa e abominevole? Queste persone, semplicemente, hanno paura di mettersi in gioco e rischiare, come dice la parola stessa ‘azzardo’. Così facendo si evitano situazioni rischiose e imprevedibili.

Dall’altra parte invece ci sono tutti quei giocatori che giocano per divertimento.

Sono anche quelle persone che quando perdono non ci riprovano in modo testardo e continuo.

LA VOGLIA DI GIOCARE AL GIOCO D'AZZARDO SPIEGATA

In poche parole chi gioca al gioco d’azzardo è spinto da un desiderio fortissimo di azzardare.

Secondo degli studi sulla psicologia del gioco d'azzardo il cervello al momento del gioco rilascia dopamina e endorfina e questo viene riconosciuto come ‘’processo di condizionamento’’.

PERCHE' IL CONTROLLO E' IMPORTANTE

Tutti i giocatori patologici hanno un proprio credo, ovvero che tutte le perdite siano semplicemente delle vittorie mancate per poco.

Quando ci si approccia al gioco d’azzardo risulta difficile distinguere la realtà dal gioco.

Anche per questo è meglio crearsi un proprio budget per non sforare mai quando si perde il controllo.

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